Trattamento multimodale mesotelioma. Il mesotelioma è una neoplasia del mesotelio causata dalla esposizione a fibre di amianto (asbesto), con latenza temporale fino a 50 anni. Il mesotelioma è quasi sempre mortale. L'unica tutela è evitare esposizioni amianto (asbesto).
Il Prof. Marcello Migliore, conferenza ONA del 19.06.2018
la chirurgia toracica con chemioterapia intrapleurica
Mesotelioma: il protocollo terapeutico ONA
L'Osservatorio Nazionale Amianto fornisce il servizio di assistenza medica per tutti coloro che, purtroppo, hanno ricevuto la diagnosi di mesotelioma. Il pull di medici oncologi è coordinato dal Dott. Arturo Cianciosi, componente del direttivo nazionale dell'associazione, che ritiene indispensabile valorizzare il sistema sanitario nazionale e le sue professionalità.
L'Avv Ezio Bonanni è l'autore della monografia "Mesotelioma: manuale per la cura e tutela legale": una guida per chi è stato esposto ad amianto e per chi ha ricevuto la diagnosi di mesotelioma come strumento per la terapia e cura del mesotelioma e per la tutela dei diritti.
Tutti i mesoteliomi (mesotelioma della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo) possono essere curati, e in qualche caso guariti, anche se si tratta di una neoplasia molto aggressiva. L'ONA ha creato il c.d. protocollo per il trattamento multimodale del mesotelioma (protocollo ONA mesotelioma terapia). Sono stati ottenuti anche grazie all'efficienza del sistema sanitario pubblico, significativi risultati nella terapia e cura del mesotelioma. In precedenza, la diagnosi di mesotelioma comportava quasi con certezza la prognosi di morte. In seguito, anche attraverso i risultati della ricerca scientifica e un più efficiente utilizzo degli strumenti terapeutici, è possibile un approccio al mesotelioma che non sia soltanto palliativo. Ci sono stati, se pur rari, casi di sopravvivenza anche per più di 5 anni (almeno nel 7% dei casi). La media di sopravvivenza dalla diagnosi clinica, è aumentata significativamente negli ultimi anni. Le cure del cancro delle sierose, di cui quello della pleura rappresenta almeno il 70%, hanno permesso di prolungare le aspettative di vita dei pazienti e di migliorarne le loro condizioni.
Il protocollo dell'Osservatorio Nazionale Amianto per la terapia e cura del mesotelioma non è il solo approccio al trattamento multimodale del mesotelioma. E' comunque uno strumento di condivisione e divulgazione di raccomandazioni e indirizzi che deve essere coniugato e adeguato nella pratica clinica alle caratteristiche bio-psico-mediche individuali del caso, che debbono essere sempre decise dai sanitari che hanno in cura i singoli pazienti nelle diverse strutture, ai quali l’ONA non intende, né vuole, né può, sostituirsi, essendo la cura della salute garantita dal Servizio Sanitario Nazionale.
L’Associazione assicura a tutti i pazienti e ai loro famigliari il supporto prima di tutto psicologico e poi di sostegno e di ausilio per quanto possibile, nel rispetto del principio di sussidiarità.
Mesotelioma: trattamento multimodale - Protocollo per utenti medici
A cura di: Dott. Arturo Cianciosi, e Dott. Vittore Pagan. Il protocollo ONA per pazienti mesotelioma costituisce l'atto di indirizzo per i pazienti che si rivolgono all'associazione, che debbono essere però necessariamente coniugati ed adeguati al caso concreto dai sanitari che hanno in cura ogni singolo paziente.
La terapia è legata a diversi fattori: lo stadio della malattia, la parte del corpo colpita, la presenza di metastasi e le condizioni di salute generali del paziente.
In ogni caso è consigliabile rivolgersi a centri specializzati (mesotelioma addominale - mesotelioma peritoneale centri specializzati) ed effettuare gli accertamenti necessari.
In caso di diagnosi di tumore di una delle sierose, il primo approccio può essere la chirurgia.
In caso di tumore resecabile (completamente asportabile con la chirurgia, di solito stadio I, II e III), il paziente ha più probabilità di cura e guarigione o comunque può avere scopo palliativo (in caso di tumore diffuso, per prevenire o ridurre i sintomi). Sempre a scopo palliativo e per dare sollievo, deve essere liquido mediante un ago lungo e sottile (toracentesi, paracentesi o pericardiocentesi). Questo intervento deve essere ripetuto più volte, poichè il liquido tende a riformarsi.
La radioterapia consiste in radiazioni ad alta frequenza che demoliscono le cellule tumorali e riducono le dimensioni del cancro. Può essere utile per i pazienti sottoposti a intervento chirurgico (radioterapia adiuvante) per distruggere i piccoli gruppi di cellule tumorali non visibili e quindi non asportati nel corso dell'operazione o a scopo palliativo, per ridurre il dolore toracico che non si attenua con i farmaci.
La chemioterapia avviene tramite somministrazione di uno o più farmaci in combinazione per distruggere le cellule tumorali che si sono sviluppate nella pleura e negli eventuali altri organi colpiti e rallentarne la progressione. La somministrazione può avvenire per via per via endovenosa in tutto il corpo o direttamente nella sede del tumore. La somministrazione localizzata permette di intervenire con dosi più alte di farmaco chemioterapico, che a volte viene riscaldato per aumentarne l'efficacia (chemioterapia ipertermica), limitando gli effetti collaterali al resto dell'organismo.
In caso di localizzazione pleurica, la chemioterapia può essere intrapleurica, ossia somministrata direttamente nello spazio fra i polmoni e la parete toracica.
La chemioterapia neoadiuvante è quella effettuata prima dell'intervento chirurgico per ridurre la massa e facilitarne la rimozione. La chemioterapia adiuvante è invece effettuata dopo l'operazione, con lo scopo di rimuovere le cellule tumorali non visibili a occhio nudo e di migliorare gli esiti dell'intervento.
ESAMI DI DIAGNOSI, STADIAZIONE E FUNZIONALI
1 - ESAMI DI BASE:
2 - ESAMI FACOLTATIVI O MIRATI (sulla base dell’esame clinico e/o di base):
CANDIDABILITA’ A TRATTAMENTO MULTIMODALE CON O SENZA CHIRURGIA
1 - CANDIDABILITA’ A TRATTAMENTO MULTIMODALE:
Mesotelioma: trattamento multimodale con chirurgia
Il paziente vittima di mesotelioma si trova nelle condizioni nelle quali la chirurgia può essere indicata come metodica adiuvante mediante citoriduzione massimale:
Il paziente malato di mesotelioma le cui condizioni suggeriscono alternative terapeutiche non chirurgiche che possono giovare più della chirurgia e con minori rischi:
FOLLOW-UP POST-CHIRURGIA
I pazienti per i quali l'intervento chirurgico è sconsigliato, possono essere sottoposti alle seguenti terapie:
Protocollo versione semplificata per pazienti e famigliari
A) Il mesotelioma pleurico (MMP) con conferma istologica è un una malattia che può essere trattata chirurgicamente quando le condizioni generali del paz sono buone e l'età non è superiore ai 75 anni non vi siano altre malattie (come la cardiopatia ischemica) che controindichino l' intervento la malattia è localmente poco estesa (in particolare senza infiltrazione mediastica o dei linfonodi mediastinici e/o diffusa infiltrazione della parete toracica o del diaframma).
Nei casi dubbi in quanto ad estensione , sono a volte necessarie indagini + invasive (come ad esempio la mediastinoscopia) per comprendere meglio l'operabilità.
Il tipo di intervento è infine lasciato alla scelta del chirurgo in base all' estensione della malattia e all' esperienza dell'operatore.
In genere, a parità di stadiazione, la rimozione del' intero polmone non ha dimostrato finora superiorità rispetto alla semplice pleurectomia (J Thoracic Cardio Surgery, Aprile 2013).
B) Nei casi non operabili la chemioterapia di prima linea che includa il platino è la prima scelta. In caso di resistenza accertata con Tac dopo due/tre cicli o progressione precoce (entro i 6 mesi da una prima risposta al termine di 6 cicli) sono incoraggiati trials sprimentali che abbiano forte evidenza basata su solidi dati di ricerca e, possibilmente, non in doppio cieco.
In caso di risposta parziale (riduzione delle lesione di almeno il 30% nei suoi punti di maggior spessore) si suggerisce un follow up con Tac ogni 2-3 mesi.
In caso di risposta maggiore di una lesine inizialmente non operabile, si suggerisce una seconda valutazione chirurgica per accertare eventuale operabilità.
C) Supporto psicologico: è necessario il supporto psicologico per i pazienti e per i loro familiari.
Tutela dei diritti delle vittime mesotelioma e dei loro famigliari
L'Osservatorio Nazionale Amianto assiste le vittime del mesotelioma e i loro famigliari per ottenere la tutela dei loro diritti.
L'Avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, è il pioniere della difesa delle vittime dell'amianto in Italia e ha conseguito significativi risultati nella tutela dei loro diritti, imponendo la bonifica dei siti contaminati, per evitare le future esposizioni e permettendo il prepensionamento di coloro che hanno inalato le fibre di asbesto.
Il mesotelioma è una delle patologie inserite nella Lista I dell'INAIL (tabelle INAIL), con il conseguente diritto all'indennizzo / rendita INAIL per le vittime del mesotelioma e per i loro famigliari. In caso di decesso, le prestazioni INAIL sono reversibili al coniuge e ai figli fino al compimento del 18° anno e fino a 26 anni in caso di prosecuzione degli studi.
Coloro che hanno contratto mesotelioma per esposizione professionale ad amianto, hanno diritto all'accredito delle maggiorazioni contributive, con moltiplicazione del periodo di esposizione con il coefficiente 1,5 utile per il prepensionamento amianto oppure per aumentare l'entità delle prestazioni (rivalutazione ratei pensione amianto).
Coloro che non hanno ancora maturato il diritto a pensione pur dopo l'accredito delle maggiorazioni amianto, possono chiedere di essere collocati in pensione anche senza averne raggiunto i requisiti anagrafici e di anzianità contributiva, con la pensione di inabilità, in base all'art. 1 comma 250 Legge 232/2016.
L'ONA assiste tutti coloro che, purtroppo, hanno ricevuto la diagnosi di mesotelioma. L'assistenza legale è affidata ad un pull coordinato dall'Avv. Ezio Bonanni.
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