Aeronautica Militare. L'Osservatorio Nazionale Amianto tutela il personale dell'Aeronautica Militare.
L'ONA tutela il personale civile e militare delle Forze Armate, in particolare dell'Aeronautica Militare. Coloro che per servizio nell'aeronautica militare hanno subito danni alla salute per esposizione amianto e ad altri cancerogeni hanno diritto al riconoscimento della causa di servizio.
L'Aeronautica militare italiana è un'istituzione a salvaguardia della democrazia. Svolge, ormai, funzioni di pace e di tutela dei diritti, anche nella risoluzione di controversie internazionale (missione pace aeronautica militare). L'Arma aerea si è coperta di gloria, nel corso della Prima e della Seconda guerra mondiale. Successivamente, ha svolto un ruolo fondamentale in ambito NATO.
L'ONA assiste tutti coloro che hanno subito infermità per causa di servizio. Con il riconoscimento di causa di servizio, il militare e/o i familiari in caso di decesso, hanno diritto al riconoscimento dell'equo indennizzo, e la pensione privilegiata.
Tutti coloro che hanno subito danni alla salute, per motivi di servizio, hanno diritto al risarcimento danni, al riconoscimento di vittima del dovere con gli stessi diritti delle vittime del terrorismo (equiparazione alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata). L'Ona con il suo staff di medici legali e di avvocati, tra i quali il Presidente, Avv. Ezio Bonanni, forniscono il servizio di assistenza legale gratuita per il riconoscimento dei diritti delle vittime.
Tutti coloro che hanno subito danni alla salute per motivi di servizio, nelle condizioni di cui all'art. 1 co. 563 e 564 della L. 266 del 2005, hanno diritto alle seguenti prestazioni:
Le vittime amianto e altri cancerogeni, e i loro familiari in caso di decesso (tutela vittime amianto eredi defunto) possono chiedere assistenza legale gratuita all'Ona e all'Avv. Ezio Bonanni per ottenere la costituzione delle prestazioni previdenziali di vittima del dovere, reversibili al coniuge e ai figli (art. 6 l. 466/80).
La condizione di rischio legata alla esposizione amianto in Aeronautica Militare (aeronatica militare) è assai risalente nel tempo. L'amianto / asbesto è stato lungamente utilizzato dall' aeronautica italiana in diversi ambiti, sia negli aerei civili e militari che nelle basi aeronautica militare. Lo stesso VI Rapporto Mesoteliomi, edito da INAIL nell'ottobre 2018, è riportato l'utilizzo di amianto in:
Negli aerei militari, l'asbesto è stato utilizzo con funzione termoisolante tra la cabina di guida e il reattore e nelle aree sottoposte a elevate temperature quali: motore, motore ausiliario (AUP), tubazioni dell’aria calda, freni e zone a essi adiacenti. In particolare nei motori i materiali contenenti amianto venivano utilizzati come:
L'amianto era presente nell'aeronautica marina militare anche durante le attività di manutenzione e revisione degli aeromobili, che avvenivano negli hangar (ambienti privi di confinamento e di aspiratori localizzati delle polveri, quindi con forte aerodispersdione delle polveri di asbesto). I reparti dove avveniva lo smontaggio dei materiali contenti amianto e che quindi potevano dare luogo a un’esposizione diretta dei lavoratori a fibre di amianto sono le baie di ricovero aeromobili, ceppi freni, allestimento interni e allestimento e disallestimento motori.
Tutela vittime del dovere dell'aeronautica marina militare (aeronautica militari) che hanno contratto patologie asbesto correlate, hanno diritto al riconoscimento delle relative prestazioni previdenziali e indennitario risarcitorie.
Tutti i dipendenti e appartenenti alle forze armate aeronautica militare e alle amministrazioni dello Stato e quindi quei dipendenti pubblici (e non solo i militari) che hanno subito una invalidità permanente in seguito a lesioni riportate in attività di servizio o nell’espletamento delle funzioni di istituto, nonché a tutti gli altri soggetti equiparati che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegue il decesso in occasione di missioni dentro e fuori dei confini nazionali (riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali od operative), tra le quali rientrano le condizioni e le situazioni di esposizione amianto, e quindi con insorgenza delle patologie asbesto correlate, debbono essere considerati vittime del dovere, e quindi oltre a dover ottenere il risarcimento di tutti i danni (anche quelli sofferti dai familiari) hanno diritto ad ottenere il riconoscimento di tutte le prestazioni.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha costituito uno specifico dipartimento per permettere agli ex dipendenti del Ministero della Difesa aeronautica militare, ed in particolare a coloro che hanno prestato servizio nell’Aeronautica Militare Italiana (aeronatica militare - aeronautica militare italia), di ottenere il riconoscimento dei diritti quali vittime del dovere, anche in favore dei familiari. Tra questi diritti abbiamo anche il prepensionamento militari. L’Osservatorio Nazionale Amianto, fin dalla sua istituzione, ha chiesto la bonifica dei siti a terra e del naviglio che presentano materiali di amianto, per evitare altre esposizioni, e la sorveglianza sanitaria per coloro che sono stati esposti, e il risarcimento dei danni, oltre al riconoscimento della causa di servizio, e le prestazioni di vittima del dovere, con equiparazione ai fini delle prestazioni previdenziali, alle vittime del terrorismo. Sperando che presto si possa arginare la problematica della presenza di amianto nell' Aeronautica Militare (aeronautica militare).
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha costituito uno specifico dipartimento per permettere agli ex dipendenti del Ministero della Difesa aeronautica militare (Ministero della Difesa Aeronautica), ed in particolare a coloro che hanno prestato servizio nell'Aereonautica militare italiana, di ottenere il riconoscimento dei diritti quali vittime del dovere, anche in favore dei familiari.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, fin dalla sua istituzione, ha chiesto la bonifica dei siti a terra e del naviglio che presentano materiali di amianto, per evitare altre esposizioni, e la sorveglianza sanitaria per coloro che sono stati esposti, e il risarcimento dei danni, oltre al riconoscimento della causa di servizio, e le prestazioni di vittima del dovere, con equiparazione ai fini delle prestazioni previdenziali, alle vittime del terrorismo.
Sperando che presto si possa arginare la problematica della presenza di amianto nell'Aeronautica Militare (areonatica militare).
L’Osservatorio Nazionale Amianto, ha presentato diverse istanze di giustizia, nelle competenti sedi e sono pendenti diversi procedimenti in indagine, sia in
relazione al rischio amianto, sia in relazione ad altri rischi, in relazione alle diverse noxae (noises), riconosciute
dalla bibliografia IARC (International Agency for Research on Cancer) che valuta il rischio carcinogenico nell’uomo.
L’Osservatorio Nazionale Amianto tutela coloro che impiegati nelle forze speciali aeronautica militare (aeronautica militare italia) sono stati esposti ad amianto e altri cancerogeni. L'ONA continua a chiedere, dunque, il risarcimento dei danni (attraverso giudizi civili oppure innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero con costituzione di parte civile nel procedimento penale) per il personale civile e militare dell’Aeronautica Militare Italiana che ha contratto patologie per via dell’esposizione ai diversi cancerogeni, oltre al riconoscimento delle prestazioni previdenziali ed assistenziali dovute alle vittime del dovere. In caso di insorgenza di malattie asbesto correlate, i militari del'aeronautica militare italiana malati e, nel caso di decesso, i loro familiari, hanno diritto al riconoscimento delle prestazioni dovute alle vittime del dovere, con equiparazione a quelle del terrorismo.
Secondo dati ufficiali del Ministero della Difesa aeronautica militare (ministero della difesa aeronautica - armata militare italiana), dal 1993 al 2012, sono stati registrati 405 casi di malattie asbesto correlate con 211 decessi: 45 decessi in areonatica militare, 50 nei Carabinieri, 39 nell'Esercito e 77 nella Marina militare mentre all’INAIL risultano 621 casi di mesotelioma nel solo settore della Difesa fino al 2015. Il trend è in aumento come dimostra il VII Rapporto ReNaM.
L'art. 1, comma 562, della l. 266/05, che prevede l’estensione dei benefici previsti delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata a tutte le vittime del dovere, individuate ai sensi dell’art. 13, della l. 13.08.1980 n. 466.
Il Consiglio di Stato, con atto del 01.06.2010, n. 02526/2010, ha reso un parere con il quale ha stabilito che “ai fini del riconoscimento della condizione di equiparato alla vittima del dovere, è necessario e sufficiente che il militare abbia contratto l’infermità in occasione o a seguito dello svolgimento della attività di servizio a bordo di unità navali, ovvero su mezzi o in infrastrutture militari nei quali era presente amianto”.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito il dipartimento di tutela legale delle vittime dell’amianto tra gli appartenenti all’Aeronautica militare italiana (aeronautica militare - armata militare) e alle forze speciali aeronautica militare. Con la costituzione di uno staff di legali, coordinato dall’Avv. Ezio Bonanni.
Alle vittime del dovere che hanno prestato servizio presso le forze speciali aeronautica militare e l 'areonautica italiana (areonautica militare italiana) ex art. 1, comma 563, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 nonché ai soggetti ad esse equiparati, ex art. 1, comma 564, della medesima legge sono riconosciute le seguenti prestazioni:
Il Tribunale di Cagliari, Giudice del Lavoro, con sentenza n. 917 del 22.06.2016, ha equiparato le vittime del dovere alle vittime del terrorismo, ai fini delle prestazioni previdenziali, in caso di insorgenza di patologie asbesto-correlate e in favore dei familiari nel caso di decesso, con accoglimento, quindi, delle tesi sempre sostenute dall’Osservatorio Nazionale Amianto e dall’Avv. Ezio Bonanni.
Finalmente anche la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza n. 7761/2017, ha definitivamente affermato il seguente principio di diritto: “L’ammontare dell’assegno vitalizio mensile previsto in favore delle vittime del dovere e dei soggetti ad essi equiparati è uguale a quello dell’analogo assegno attribuibile alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, essendo la legislazione primaria in materia permeata da un simile intento perequativo ed essendo tale conclusione l’unica conforme al principio di razionalità – equità di cui all’art. 3 della Costituzione, come risulta dal “diritto vivente” rappresentato dalla costante giurisprudenza amministrativa ed ordinaria”. Il Tribunale di Cagliari, in funzione di Giudice del Lavoro, ha recepito e dato accoglimento alle tesi giuridiche dell’Avv. Ezio Bonanni, con la sentenza n. 917/2016.
Questi principi sono stati sostenuti anche dall’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha sostenuto le iniziative del Comitato delle Vittime del Dovere di ONA ai fini del riconoscimento dei loro diritti di natura previdenziale, con equiparazione, quindi, alle vittime del terrorismo.
Le vittime del dovere appartenenti all'armata militare italiana hanno diritto ad ottenere l’assegno ex art. 2 legge 407/98 con importo mensile di € 500,00, oltre perequazioni ex lege, piuttosto che l’importo di € 258,00, come già sostenuto dall’Avv. Ezio Bonanni nel ricorso poi definito con sentenza del Tribunale di Cagliari in funzione di Magistratura del Lavoro, n. 917/2016.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha assistito e sta assistendo decine e decine di vittime del dovere, appartenenti all'aereonautica italiana che hanno ottenuto il riconoscimento dell’assegno vitalizio nella misura di € 258,23, piuttosto che di € 500,00, auspicando che, finalmente, le autorità amministrative possano procedere senza la necessità di continuare le numerose azioni giudiziarie, intraprese nelle sedi di competenza.
L’Osservatorio Nazionale Amianto rende noto che la liquidazione delle prestazioni previdenziali ricollegate al riconoscimento di vittima del dovere, anche con equiparazione alle vittime del terrorismo, costituisce pur sempre una prestazione indennitaria, che non estingue l'obbligo di risarcimento a carico del Ministero della Difesa aeronautica militare e/o delle altre amministrazioni eventualmente coinvolte. Per tali ragioni, l’Osservatorio Nazionale Amianto si è fatto promotore di numerose azioni di risarcimento dei danni, in favore delle vittime del dovere, che riconosciute tali, hanno poi evocato in giudizio le amministrazioni, per ottenerne la condanna al risarcimento integrale di tutti i danni. In relazione all’utilizzo di amianto in Marina Militare, il Tribunale Penale di Padova (aeronautica padova - aeronautica militare padova) ha disposto il rinvio a giudizio di numerosi alti ufficiali, rispetto ai quali le parti offese si sono costituite parti civili, alcune di loro assistite e difese dall’Avv. Ezio Bonanni, al fine di ottenere la condanna degli imputati al risarcimento dei danni. In tale procedimento, l’Avv. Ezio Bonanni ha chiesto ed ottenuto la citazione del Ministero della Difesa aeronautica militare come responsabile civile, perché sia condannato in solido con gli imputati al risarcimento dei danni subiti dalle parti civili costituite.
Presso la Procura di Padova pendono ulteriori indagini per decessi e casi di malattie legati alla presenza di amianto nelle unità navali e nelle installazioni della Marina Militare e dell'areonautica militare italiana, per cui è stato già completato l’accertamento peritale di esposizione così come per i militari dell’Esercito: nel caso ci fossero ulteriori rinvii a giudizio, l’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni saranno in prima fila per la difesa delle vittime e per il riconoscimento dei loro giusti diritti.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, memore dei numerosi successi giudiziari e dell’imponente accertamento delle responsabilità di organi dello Stato in ordine all’utilizzo di amianto e all’esposizione di molti dipendenti pubblici e dei militari in particolare, ha chiesto l’intervento delle forze politiche, perché sia risolto ogni possibile dubbio interpretativo.
In seguito all’iniziativa assunta da Nicola Panei, quale componente del consiglio direttivo nazionale dell’ONA, assistito dall’Avv. Ezio Bonanni, è stato presentato un voluminoso dossier presso la Procura della Repubblica di Padova (aeronautica padova - aeronautica militare padova), corredato con i riferimenti ai numerosi casi di mesotelioma, tumori polmonari, asbestosi, ispessimenti pleurici, placche pleuriche, e tutte le altre patologie riconducibili ad esposizione professionale a polveri e fibre di amianto. La Procura della Repubblica di Padova (aeronautica padova) ha disposto le necessarie verifiche e la consulenza tecnica del Dott. Arthur Alexanian, del Dott. Fulvio D’Orsi e del Dott. Bruno Murer, ha confermato il rischio amianto in Aeronautica Militare (aeronautica militare - areonautica italiana).
L’ONA, nel caso in cui ci fosse il rinvio a giudizio, si costituirà parte civile, per sostenere le ragioni dei militari malati e dei familiari di quelli deceduti, con richiesta di citazione del Ministero della Difesa aeronautica militare quale responsabile civile.
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