Home >> Ricerca e Cura del Mesotelioma >> Mesotelioma peritoneale
Il mesotelioma peritoneale o cancro al peritoneo, è la neoplasia del peritoneo causata dall'amianto e rappresenta tra il 10 e il 30% di tutti i mesoteliomi maligni.
Il tumore del mesotelio peritoneale è quasi sempre mortale. L'unica tutela è evitare le esposizioni ad asbesto. Coloro che hanno ricevuto la diagnosi di tumore del peritoneo non debbono disperare, perché la ricerca mesotelioma e l'impegno dei sanitari prosegue ed assicura migliori condizioni di vita e maggiori aspettative di vita.
Il mesotelioma peritoneale (tumore al peritoneo) è causato esclusivamente dalla esposizione a fibre di asbesto che è anche detto amianto ed eternit, che possono essere sia inalate che ingerite con l'acqua potabile. Inoltre l'unica tra mesotelioma peritoneale cause ha una latenza che dai 10 ai 50 anni .
Il mesotelioma addominale, cancro peritoneo si previene solo evitando le esposizioni alle fibre di asbesto/amianto, che è l'unico fattore di rischio. L'ONA ha censito i casi di mesotelioma peritoneale, carcinoma al peritoneo nel II Rapporto Mesotelioma ONA , a cura dell'Avv. Ezio Bonanni. È possibile segnalare i siti contaminati al link:
Per il censimento epidemiologico dei mesoteliomi:
>> Registro Patologie Asbesto Correlate
Le vittime di mesotelioma peritoneale / carcinoma al peritoneo hanno diritto alla rendita INAIL, alla rivalutazione dei contributi INPS (prepensionamento e aumento dell'entità dei ratei, art. 13 co. 7 L. 257/1992). Chi non ha raggiunto il diritto a pensione può chiedere il prepensionamento (art. 1 co. 250 L. 232/16), e i dipendenti pubblici al riconoscimento di causa di servizio e vittima del dovere. Il servizio di assistenza legale è affidato ll'Avv. Ezio Bonanni.
>> Dipartimento di Assistenza Legale.
Il mesotelioma peritoneale / peritoneo tumore è una neoplasia aggressiva e mortale. L'Osservatorio Nazionale Amianto - ONA, anche grazie all'impegno di personalità scientifiche tra i quali il Prof. Marcello Migliore (policlinico di Catania), ha conseguito significativi risultati. Maggiore sopravvivenza e a migliori condizioni di salute.
La neoplasia peritoneale ha sintomi invalidanti. peritoneo tumore sintomi. Il tumore peritoneo o mesotelioma, può avere i seguenti sintomi iniziali:
Invece negli stadi piu' avanzati di mesotelioma peritoneale riscontriamo i seguenti tumore al peritoneo sintomi:
Il tumore del mesotelio del peritoneo è una malattia dovuta all'amianto molto aggressiva, con diagnosi molto difficile (carcinomi peritoneale).
I sintomi del mesotelioma peritoneale iniziali (sintomi tumore peritoneo) caratterizzano la fase di diffusa invasione metastatica (metastasi al peritoneo sopravvivenza) dell'addome e del bacino e di compressione del tratto gastrointestinale (mesotelioma peritoneale sintomi).
In questi casi viene definito carcinoma peritoneale diffuso. Già con sintomi iniziali del mesotelioma (tumore al peritoneo sintomi) è necessario recarsi dal medico curante ed informarlo.
La diagnosi mesotelioma peritoneale si basa sulle tecniche di imaging, tra cui l'ecografia e la tomografia computerizzata toraco-addomino-pelvica (CAP-CT). Nei casi di cancro del peritoneo è necessario l'esame istologico, che deve essere eseguito sulla biopsia tissutale e sui risultati dell'immunocolorazione. La diagnosi del tumore del mesotelio peritoneale può avvenire secondo le seguenti modalità:
In ogni caso, quindi, la biopsia rimane l'unico strumento efficace di diagnosi per il mesotelioma peritoneale.
Non vi è un sistema di stadiazione condiviso per la carcinomi peritoneale, quindi valgono i principi del sistema TNM per il mesotelioma pleurico. Quanto più precoce è lo stadio del carcinoma del peritoneo, tumore della cavità peritoneale all’inizio della terapia, tanto migliore è la prognosi. Tuttavia, nel caso del cancro del mesotelio peritoneale, la guarigione completa è molto rara, quindi, l’obiettivo primario della terapia è il controllo di tumore peritoneale sintomi al fine di consentire una qualità di vita accettabile.
In presenza di sintomi di un tumore peritoneo, con la diagnosi del peritoneo è accertata la stadiazione della neoplasia per definire il trattamento più appropriato e per valutare in seguito i risultati della terapia, oltre che per avere dati utili per decidere se il paziente possa essere eventualmente avviato ad un trattamento citoriduttivo associato a chemioipertermia.
Le indagini utili per diagnosticare un adenocarcinoma peritoneale sono:
Riguardo tumore al peritoneo cure, l'approccio del tumore peritoneo dipende dalla stadiazione, dall'età e dallo stato di salute del paziente. La terapia del tumore del mesotelio peritoneale / cancro peritoneo prevede diverse approcci se non una combinazione di diversi approcci per aumentare l'efficacia della terapia.
Come per tutti i tipi di tumore, il trattamento del mesotelioma peritoneale / adenocarcinoma peritoneale si basa sulle tre metodologie tradizionali:
Questi approcci per il cancro peritoneo possono essere applicati da soli o in combinazione. È importante considerare che ogni paziente è un caso a sé, quindi il consulto con uno specialista resta il primo step fondamentale.
L'approccio chirurgico al tumore del mesotelio dell'addome (che indica il peritoneo dove si trova) non è tra quelli più consigliati in quanto non è considerato di grande successo, specialmente se utilizzato da solo. Le possibilità di successo per intervenire in caso di adenocarcinoma peritoneale aumentano se viene combinato con la radioterapia e chemioterapia. Il trattamento chirurgico comunemente utilizzato è quello citoriduttivo associato ad HIPEC (Hiperthermic IntraPEritoneal Chemotherapy). Recentemente si è affermato un trattamento integrato chirurgico e chemioipertermico (HIPEC) che ha mostrato notevoli risultati in termini di peritoneo tumore sopravvivenza.
A causa della sua rarità, non è presente un gran numero di studi in materia, ma la letteratura disponibile riporta risultati rassicuranti in termini di tumore al peritoneo sopravvivenza tramite il trattamento con citoriduzione associata a chemioipertermia in pazienti affetti da peritoneale tumore o cancro al peritoneo, con un intervallo sopravvivenza mediana tra 34 e 92 mesi con un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 29-59% (mesotelioma peritoneale sopravvivenza).
La tecnica della perfusione prevede l’utilizzo di un circuito che permette la circolazione all’interno della cavità peritoneale di una soluzione contenente chemioterapico riscaldato ad una temperatura di circa 41°C per 60 minuti (i chemioterapici più impiegati per la perfusione di pazienti affetti da mesotelioma peritoneale sono adriamicina e cisplatino - tumore peritoneale cura).
Le conclusioni degli studi effettuati finora concordano nel delineare un consistente vantaggio nell'impiego della chirurgia associata all’HIPEC rispetto ai trattamenti tradizionali, con l'utilizzo della chemioterapia come trattamento neoadiuvante, adiuvante o palliativo.
La radioterapia è impiegata dopo l’intervento chirurgico per la neoplasia peritoneo, anche in combinazione con la chemioterapia, in caso di mesotelioma localizzato e se le condizioni del paziente favorevoli. Lo scopo del trattamento combinato con radioterapia e chemioterapia dopo l’intervento è quello di consolidare gli effetti della chirurgia, prolungando l’aspettativa di vita, che in alcuni casi può superare anche i 5 anni (tumore peritoneo sopravvivenza - tumore al peritoneo aspettative di vita).
La radioterapia può avere anche scopo palliativo per evitare la crescita del tumore, l’ostruzione di un grosso vaso sanguigno o per ridurre il dolore dovuto all'infiltrazione della parete toracica.
La radioterapia non può essere considerata l'unico trattamento terapeutico, perché la dose richiesta sarebbe molto elevata e dunque altamente tossica per qualunque paziente.
La chemioterapia è il solo trattamento del mesotelioma del peritoneo che prolunga e migliora la vita del paziente (chemioterapia mesotelioma peritoneale). I farmaci comunemente usati, singolarmente o in combinazione sono il pemetrexed (Alimta®) e il cisplatino, oltre a carboplatino, raltitrexed (Tomudex®), mitomicina, vinorelbina e gemcitabina. Il medico oncologo dovrà valutare sull'opportunità di iniziare subito il trattamento chemioterapico (alla diagnosi o alla comparsa dei sintomi) e sul numero di cicli da effettuare. I tipi di chemioterapia che si possono prendere in considerazione sono:
Anche se non esiste ancora una terapia in grado di curare il tumore del mesotelio della cavità gastrica, è possibile ridurre la massa tumorale e, conseguentemente, prolungare cancro peritoneo sopravvivenza e ridurre i sintomi del mesotelioma del peritoneo (mesotelioma sintomi).
Le procedure di maggior successo, per quanto riguarda carcinosi peritoneale cura, sono quelle allo stadio iniziale della malattia (I e II stadio) che combinano chirurgia, radioterapia e chemioterapia (chemioterapia preoperatoria + intervento chirurgico + radioterapia post-operatoria). Questo approccio terapeutico del mesotelioma del peritoneo, però, può essere proposto ai pazienti giovani, in ottime condizioni generali e privi di altre malattie.
In ogni caso, non è da ritenersi un trattamento standard, perché non sono ancora disponibili studi adeguati che ne dimostrino un valido beneficio in termini di prolungamento della sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia (tumore peritoneale sopravvivenza maggiore).
Il tumore del mesotelio del peritoneo è una patologia rara. In Italia, ha un tasso di incidenza pari a 2,4 casi per milione di abitanti nell’uomo e 1,2 nella donna (al 2008). La regione con la più alta incidenza è il Piemonte, con 4,5 casi per milione di abitanti nell’uomo e 2,8 nella donna (triennio 2005 - 2009). Il profilo di esposizione all’amianto appare sostanzialmente indistinguibile dalla localizzazione pleurica.
Inoltre, rispetto al tumore della pleura, la sopravvivenza media nei pazienti affetti da tumori del peritoneo è inferiore e si riduce a circa 6-7 mesi dalla diagnosi, ma la proporzione di lungo-sopravviventi è maggiore rispetto alla localizzazione pleurica (tumore del peritoneo sopravvivenza).
La prognosi peggiore è associata al tipo istologico sarcomatoide, chiamato mesotelioma sarcomatoide (tumore al peritoneo aspettative di vita).
Le vittime di mesotelioma peritoneale hanno diritto alla rendita INAIL e, per alcuni casi di impiego pubblico, il riconoscimento di causa di servizio ed equiparazione vittime del dovere e oltre alle prestazioni del Fondo Vittime Amianto. Per maggiori informazioni, consulta la pagina dell'ONA: Assistenza legale.
I lavoratori che hanno ottenuto il riconoscimento inail del tumore del mesotelio del peritoneo malattia professionale hanno diritto, oltre alla rendita mensile, anche alle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto (art. 13, co. 7., legge 257 del 1992), con la moltiplicazione del periodo di esposizione con il coefficiente 1,5 (utile per anticipare la maturazione del diritto a pensione) e, per chi è già in quiescenza, per aumentare l'entità della prestazione pensionistica. Coloro che, pur con l'accredito della maggiorazioni dei benefici amianto, non hanno maturato il dirito a pensione, possono comunque andare in pensione anticipata di invalidità, sulla base delle norme di cui all'art. 1, co. 250, legge 232 del 2016. Per saperne di più consulta su questo sito la voce
Le vittime di tumore alla cavità gastrica per esposizione professionale ad asbesto hanno diritto alla rendita INAIL (una rendita mensile, che indennizza il danno biologico e il danno patrimoniale (per diminuite capacità di lavoro).
Coloro che si sono ammalati di tumore gastrico per motivi di servizio, e in missioni, come nell'imbarco nelle unità navali della marina militare (forze armate e comparto sicurezza) hanno diritto le prestazioni di vittima del dovere.
Tutte le vittime hanno diritto al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali (biologici, morali ed esistenziali) che deve essere integrale e comprendere anche i danni differenziali e complementari.La quantificazione dei danni subiti dal lavoratore vittima di mesotelioma del peritoneo, malattia professionale, deve essere personalizzata, con la liquidazione del differenziale del danno patrimoniale e del danno biologico, e il risarcimento danni morali ed esistenziali, questi ultimi non coperti dall'assicurazione inail, né dalle prestazioni di vittima del dovere.
Il lavoratore, vittima di tumore dell'addome (che indica il tumore dove si trova), ha diritto al risarcimento integrale dei danni (e quindi del danno differenziale, quantitativo e qualitativo), deve essere calcolato nel rispetto dell’omogeneità e comparabilità dei titoli risarcitori (Cass., sez. Lav., sent. n. 777 del 2005). Per approfondimenti, consulta la pagina:
L'Avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto - ONA, è il pioniere nella difesa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell'amianto, dei loro famigliari e di tutte le vittime di mesotelioma peritoneale e altre patologie asbesto correlate, e coordina la difesa delle vittime di amianto mesotelioma che si rivolgono all'Osservatorio Nazionale Amianto - ONA.
Per approfondire, consulta la voce Mesotelioma e la pubblicazione di cui è autore l'Avv. Ezio Bonanni:
"Come curare e sconfiggere il mesotelioma ed ottenere le tutele previdenziali ed il risarcimento danni" (ONA).
La scienza ha dimostrato che anche per il tumore mesotelio trova applicazione la teoria multistadio della cancerogenesi (dose dipendenza). Con l'applicazione di questa teoria è possibile dimostrare che il rischio e l'abbreviazione dei tempi di sopravvivenza sono direttamente proporzionale all'esposizione per intensità e durata.
Ciò è determinante per il riconoscimento della rendita INAIL e Fondo Vittime Amianto e il risarcimento danni tumore dell'addome.