Atti dei convegni (maggio 2012)

L'ONA contro l'amianto. Nel maggio 2012, l'Associazione ha proseguito le sue attività in tutte le regioni di Italia. I comitati ONA, presenti in tutte le regioni di Italia, hanno organizzato convegni, manifestazioni, ed hanno assistito gratuitamente, nel territorio, tutti i lavoratori e cittadini che ne hanno fatto richiesta. Sono stati assicurati, gratuitamente, i servizi di assistenza tecnica, per la bonifica (prevenzione primaria); a quella medica, per la diagnosi precoce e la cura delle patologie asbesto correlate, che se tempestiva, permette di raggiungere più significativi risultati, fino alla difesa legale, per la tutela di tutti i diritti vittime amianto (rendite INAIL, benefici contributivi amianto, risarcimento danni), hanno permesso il raggiungimento della finalità dell'Associazione. 


Assistenza legale per le vittime amianto

Atti dei convegni (maggio 2012)

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News amianto

L'Associazione ONA ti informa sulle sue attività, convegni, iniziative e risultati ottenuti in favore dei cittadini e lavoratori esposti e vittime dell'amianto. 

L'amianto a bordo dell'Alitalia

alitalia

La fibra killer si cela ovunque, nelle raffinerie, nelle ferrovie, ora lo troviamo anche sugli aerei.

A seguito di alcuni controlli di manutenzione da parte dei tecnici di Alitalia sugli aeromobili MD-80, sono state scoperte alcune componenti meccaniche arredate con materiale amianto. 

 

La compagnia, anche sulla base della documentazione, delle verifiche e delle indagini ambientali effettuate negli anni da enti esterni qualificati, comunica che tale rischio è totalmente assente sia per la salute dei passeggeri che per quella dei lavoratori delle società del gruppo.

 

Se così non fosse, si consideri che gli aerei MD-80 hanno circolato a lungo nei nostri cieli. Migliaia di passeggeri hanno viaggiato in quei velivoli, centinaia di tecnici (a tutti i livelli) hanno maneggiato componenti dell'aereo, il rischio di esposizione sarebbe altissimo per moltissime persone.

Costretti a vivere da reclusi a causa dell'amianto

A Cesano Maderno, un comune della provincia di Monza e Brianza, una famiglia è costretta alla reclusione dentro la loro stessa casa a causa di una preoccupante distesa in eternit difronte la loro finestra.

 

La loro prima segnalazione arriva dal lontano 1995, quando per la prima volta è stata riscontrata la presenza di una copertura in eternit sul tetto dei un palazzo adiacente all'abitazione. Nell'anno 2000, dopo vari tentativi di avere un riscontro positivo dal comune, hanno addirittura avanzato degli investimenti di tasca propria per la rimozione del materiale tossico sullo stabile.

 

Ad oggi la situazione rimane invariata a causa di problemi burocratici.

Intanto la famiglia è costretta a vivere con le finestre chiuse, e la preoccupazione per la loro salute e per la loro figlia aumenta senza che nessuno se ne preoccupi.

Bomba ecologica ad Artena

Nella periferia di Artena, un piccolo Comune di Roma Capitale, è stata scoperta una discarica abusiva, in cui erano stoccati rifiuti altamente pericolosi per la salute pubblica e soprattutto materiali a base di amianto. La collina di rifiuti conteneva circa 2.500 tonnellate di lastre di eternit. Immediato è stato l'intervento della squadra tecnica per accertarsi che il materiale non si sia riversato sulla terra contaminandola.

 

Il terreno è stato sequestrato, mentre il proprietario è stato denunciato all'autorità giudiziaria di Velletri per reati previsti dalla normativa ambientale.

L’amianto è una bomba ecologica pronta ad esplodere, e l’impegno di ogni cittadino è quello di ecosostenere il proprio territorio per debellare questo mostro che ci inquina l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo.

L'amianto continua ad uccidere

alitalia

Nonostante siano ormai passati 20 anni dalla messa al bando dell'amianto con la Legge 257/92, ma la sua fibra killer è letale ora come 25 anni fa. 

 

Secondo la stima ottimistica del Ministro della Salute Renato Balduzzi, entro il 2020 assisteremo a un picco di decessi causati da patologie correlabili ad amianto. Questo perché si tratta di una neoplasia con un tempo di latenza molto elevato, che oscilla tra i 15 e i 45 anni.

 

Tenendo conto che l'impiego dell'amianto, in particolare nell'edilizia e nella metalmeccanica, si è concentrato soprattutto fino agli anni '80, non ci siamo ancora liberati dell'amianto.

Controlli a tappeto nella Regione Umbria

La Regione Umbria ha attivato una campagna di controlli su tutta l'area tramite il Corpo Forestale dello Stato. La  finalità  è quella di  verificare  le strutture edilizie ad uso zootecnico, agricolo, artigianale, industriale o abitativo che  risultano  all'attualità  in stato di abbandono. 

In  particolare, le verifiche hanno riguardato strutture in cui sono in opera manufatti contenenti amianto interessate dal censimento regionale dell’ARPA.

 

La Regione si è accertata della presenza dell’amianto attraverso una mappatura regionale che segnalava l'esatta ubicazione dei siti segnalati. Al momento risultano censiti  565 siti  di cui 527 in provincia di Perugia e 38 in quella di Terni.

Stop allo sciopero della fame a Brescia

Il Comitato spontaneo contro le Nocività, ha aperto uno sciopero della fame in Piazza della Loggia, a Brescia.

La loro iniziativa nasce a seguito della riapertura di una discarica, e si cerca di sensibilizzare la Giunta Comunale sulle tematiche ambientali e sulla salute dei cittadini.

 

Ora in piazza si ferma il digiuno. Dietro questa motivazione c'è l'impegno del sindaco nel soddisfare, in parte, le richieste degli ambientalisti.

La presidente del Consiglio Simona Bordonali ha preparato infatti già ieri una lettera per chiedere al sindaco di verificare in Regione l'iter di autorizzazione della discarica. Il Comitato punta infatti soprattutto allo stop dei lavori in via Brocchi fino al pronunciamento del Consiglio di Stato.

L'amianto avanza e le bonifiche sono troppo lente

sacchi amianto

A distanza di anni dalla Legge 257/92 che in Italia ha stabilito il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali di amianto e contenenti amianto, ce n'è ancora molto in circolazione.

Nel nostro Paese ci sono ancora un milione di micrositi, di cui almeno 50.000 siti di una certa rilevanza con presenza di amianto e materiali contenenti amianto. Appare quindi urgente la bonifica e messa in sicurezza.

 

Come già evidenziato dall'avv. Ezio Bonanni nel corso dei lavori della Commissione Amianto, istituita dal Ministro dell'Ambiente Gen. Sergio Costa, il codice degli appalti e altre pastoie burocratiche rallentano le bonifiche amianto.

 

Per questo saranno approvate nuovi piani di smaltimento attraverso la mappatura di tutto il suolo, abitato e non. Nel frattempo, mentre l'associazione si mobilita in tutti i territori, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte alla Puglia, assistiamo al ritardo nelle bonifiche.

Condanna per il Ministero della Difesa

Il Ministero della Difesa è stato condannato ad un risarcimento di 716.000 euro da versare nei confronti della famiglia di un dipendente civile dell’Ospedale militare di Anzio. La morte per amianto della donna che morì nel 2009 a causa di un mesotelioma pleurico, è stata riconosciuta dalla sezione lavoro del Tribunale di Velletri.

 

La signora ha svolto la sua attività di lavoro all'interno del Policlinico Militare di Anzio, dove è stata confermata la presenza dell’amianto. Una morte che poteva quindi essere evitata se il Ministero avesse fatto bonificare il sito.

L'Osservatorio Nazionale Amianto la definisce una sentenza storica, riconoscendo la diretta correlazione fra la malattia e l’amianto.

Ancora troppo amianto nelle nostre scuole

Come ben sappiamo. l'amianto ha dei tempi di latenza molto lunghi, e le bonifiche italiane non riescono a tenergli testa.

Ma questa inefficienza e approssimazione non è tollerabile quando l'amianto entra in case e in edifici scolastici. Sono necessari interventi di risanamento per assicurare un domani migliore alle future generazioni.

 

L’Associazione ONA ha censito (per difetto) una stima di 2.400 scuole contaminate dal materiale contente amianto. Gli alunni coinvolti sono più di 352.000 mila. Per non parlare del personale docente e amministrativo, la cui stima arriva 50.000 mila.

E’ una statistica allarmante che afferma la presenza di amianto di una scuola su dieci.


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