L'ONA contro l'amianto. Nel febbraio 2013, l'Associazione ha proseguito le sue attività in tutte le regioni di Italia. I comitati ONA, presenti in tutte le regioni di Italia, hanno organizzato convegni, manifestazioni, ed hanno assistito gratuitamente, nel territorio, tutti i lavoratori e cittadini che ne hanno fatto richiesta. Sono stati assicurati, gratuitamente, i servizi di assistenza tecnica, per la bonifica (prevenzione primaria); a quella medica, per la diagnosi precoce e la cura delle patologie asbesto correlate, che se tempestiva, permette di raggiungere più significativi risultati, fino alla difesa legale, per la tutela di tutti i diritti vittime amianto (rendite INAIL, benefici contributivi amianto, risarcimento danni), hanno permesso il raggiungimento della finalità dell'Associazione.
L'Associazione ONA ti informa sulle sue attività, convegni, iniziative e risultati ottenuti in favore dei cittadini e lavoratori esposti e vittime dell'amianto.
L'Isochimica è stata uno dei più rilevanti stabilimenti dell'area industriale di Avellino. Negli anni '80 godeva del suo massimo periodo di splendore. Si occupava della coibentazione di vagoni e carrozze ferroviarie delle Ferrovie dello Stato per liberarle dall'amianto.
A quel tempo nessuno era a conoscenza del pericolo e molti operai hanno subito una forte esposizione. Basti pensare che la lavorazione dell'amianto avveniva a mani nude e senza alcuna protezione.
Le loro storie hanno scritto una triste pagina della cronaca amianto d'Italia, e tante ancora se ne dovranno scrivere. Dei 300 operai circa il 95% di loro hanno contratto patologie asbesto correlate.
Nel corso degli anni le tragiche esperienze degli esposti sono sfilate in tribunale grazie anche alla dura lotta dell'ONA, e dell'avv. Ezio Bonanni, Presidente dell'Associazione.
L'intervista dell'avv. Ezio Bonanni (Presidente ONA) presso l'ex stabilimento dell'Isochimica il 22 febbraio 2013.
L’Osservatorio Nazionale Amianto denuncia la mattanza sottovalutata della fabbrica che ha fatto ammalare più di 140 persone a causa dell’asbesto.
Quella dell'Isochimica è una questione mai risolta e quanto mai pericolosa.
E il timore è che il peggio stia per arrivare.
Saint Gobain è un'azienda francese produttrice di elementi per l'edilizia e che produsse manufatti in cemento amianto fino all'anno del suo divieto. Moltissime persone ora stanno pagando le conseguenze per l'inadempienza dei loro superiori e lottano tra la vita e la morte. Per anni hanno maneggiato l’amianto a mani nude.
Alcune testimonianze rilasciano un quadro drammatico dell'uso dell'amianto nello stabilimento: qualcuno usava addirittura le lastre in eternit per coprire il tavolo dove mangiava. Le protezioni stesse con cui veniva affrontato il calore dei forni erano fatte del materiale cancerogeno.
Se solo avessero saputo tempestivamente della dannosità del materiale, avrebbero potuto proteggersi da quel mostro che li strappando alla vita.
La città di Caravaggio, in provincia di Brescia, è stata recentemente scossa dalla scoperta di una discarica di cemento amianto risalente agli anni '80. Le autorità competenti sono state prontamente allertate, ed ecco che entrano in gioco i cosiddetti big bag.
E' il nome con il quale si identificano i sacchi bianchi per la bonifica del materiale tossico. "Attenzione contiene amianto" è la dicitura scritta su questi involucri che farebbe preoccupare chiunque, e questo tracciato autostradale di Caravaggio ne è pieno.
I sacchi saranno portati a breve in Germania per lo smaltimento dei manufatti, ma i cittadini si dicono preoccupati che le polveri possano aver comunque contaminato l'aria che respirano.
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