L'ONA contro l'amianto. Nell'aprile 2014, i comitati ONA, in tutte le regioni di Italia, hanno continuato a sensibilizzare i cittadini e lavoratori sul rischio amianto e altri cancerogeni. Sono stati organizzati convegni e manifestazioni. Le sedi territoriali hanno fornito il servizio di assistenza tecnica, per la bonifica (prevenzione primaria); a quella medica, per la diagnosi precoce e la cura delle patologie asbesto correlate, che se tempestiva, permette di raggiungere più significativi risultati, fino alla difesa legale, per la tutela di tutti i diritti vittime amianto (rendite INAIL, benefici contributivi amianto, risarcimento danni), anche grazie alla collaborazione dell'Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto.
L'Associazione ONA ti informa sulle sue attività, convegni, iniziative e risultati ottenuti in favore dei cittadini e lavoratori esposti e vittime dell'amianto.
Il 28 Aprile si celebra la Giornata Mondiale delle vittime di amianto. Si dice a gran voce "NO" alla minaccia della fibra killer, che è una delle principali cause di mortalità sul posto di lavoro.
A quasi 25 anni dalla Legge 257/92 che in Italia ha stabilito il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali di amianto e contenenti amianto, ancora non si riesce a debellare questa piaga. Quel che è peggio è che continua a mietere numerosissime vittime.
Questo perché si tratta di una neoplasia con un tempo di latenza molto elevato, che oscilla tra i 15 e i 45 anni. Tenendo conto che l'impiego dell'amianto, in particolare nell'edilizia e nella metalmeccanica, si è concentrato soprattutto fino agli anni '80, gli esperti sostengono che il livello di incidentalità potrà arrivare fino al 2020.
Scende sempre in campo per questa battaglia l'ONA, capitanata dall'avv. Ezio Bonani, Presidente dell'Associazione, che da anni sostiene tutte le vittime di amianto e tutela i loro diritti.
Lo stesso ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), ha stimato circa 600 casi di decessi per mesotelioma solo nel 2016 e i numeri sono propensi ad aumentare anche tra i più giovani.
E' ormai noto che le bonifiche dell'amianto sono rallentate dalla burocrazia e raggiungono costi elevati. Tuttavia non sono ammesse giustificazioni se l'edificio da bonificare è un plesso scolastico. Sono necessari interventi di risanamento per assicurare un domani migliore alle future generazioni.
L’Associazione ONA ha censito (per difetto) una stima di 2.400 scuole contaminate dal materiale contente amianto. Gli alunni coinvolti sono più di 352.000 mila. Per non parlare del personale docente e amministrativo, la cui stima arriva 50.000 mila.
E’ una statistica allarmante che afferma la presenza di amianto di una scuola su dieci.
A Cagliari doppia manifestazione per la Giornata Mondiale delle vittime amianto.
Mentre l'ONA protestava a Poetto contro la discarica abusiva di amianto, dal palazzo della Regione è sfilata una marcia organizzata dall'AFEVA (Associazione familiari e vittime amianto).
Un flash-mob con tute bianche e mascherine sul volto in ricordo di tutti coloro che hanno perso la battaglia contro l'amianto.
Il Comune di Brescia è continuamente minacciato dalla presenza dell'amianto. Sono numerosissime le segnalazioni che arrivano ogni giorno al settore Ambiente e Protezione Civile. La maggior parte degli edifici pubblici e privati sono ricoperti di cemento amianto. Come se non bastasse, si sta diramando il cattivo uso dell'abbandoni di rifiuti, spesso anche questi con contenuti tossici.
Per arginare questo problema, è stato costituito un gruppo di lavoro in cui diversi tecnici e funzionari, analizzano e monitorano tutto il materiale eternit presente nella città. L'amianto rischia di diventare un pericolo per la salute pubblica e in questo modo si cerca di prevenire questo disastro. Senza contare che il suo smaltimento illecito profano il decoro urbano delle città.
Proprio mentre la presenza di amianto e uranio incalza nel territorio della Val di Susa, c'è chi ne fa un'ironia e sdrammatizza una situazione tutt'altro che felice. Un gruppo di operai e ingegneri italiani e francesi si sono sfidati a una partita di calcio molto insolita: uranio contro amianto.
L'episodio è accaduto nel cantiere aperto per scavare un tunnel geognostico per la Torino-Lione. Durante l'orario di pausa pranzo i lavoratori hanno improvvisato un campo da calcio e si sono sfidati.
Una goliardia che vuole scacciare i pensieri negativi con un calcio ad un pallone. Torino batte Francia otto a quattro.
L'aumento delle discariche abusive è stato spesso correlato alla nascita della raccolta indifferenziata. Tuttavia questo concetto non può avvalersi di una motivata giustificazione, perché spesso assistiamo ad un vero e proprio sfregio verso la comunità e l'ambiente. Lo spirito nobile delle città italiane, giorno dopo giorno, viene deturpato da questi gesti incivili che comprometto la salute e l'ambiente.
Lo smaltimento illegale è una bomba ecologica per il nostro ecosistema e spesso si persevera nel considerare la propria terra una discarica a cielo aperto. I sostenitori dello sviluppo sostenibile spesso escono sconfitti da questa battaglia, ma non assistono inermi e denunciano ogni illegalità.
Il grattacielo Rai di Torino venne considerato un'importante opera architettonica. La sua costruzione avvenne negli anni '60, proprio gli anni in cui l'amianto era il materiale più utilizzato nell'edilizia. Era presente nella copertura dei prefabbricati, nelle plafoniere, e sotto forma di polvere, impastata per ricoprire le pareti.
I frutti di quell'utilizzo sconsiderato iniziarono a farsi vedere nel 1192, quando morì un ex dipendente per mesotelioma. Nel corso degli anni, diverse morti bianche sono entrate a far parte dei fascicoli della Procura torinese.
Nonostante tutti i capi di accusa, la Rai ha cercato di da subito di attuare diverse azioni per la messa in sicurezza dell'interno edificio attraverso sistemi di controllo per la qualità dell'aria.
"Eternit" è il nome dell'azienda che lo ha prodotto, ed è sinonimo di morte. E' stato utilizzato in centinaia di applicazioni, soprattutto nel campo dell’edilizia. Gli operai, del tutto ignari della pericolosità del materiale amianto, sono stati costretti a convivere con quel mostro che trent'anni più tardi gli ha presentato il conto.
In occasione della Giornata Mondiale delle vittime da amianto, a Bologna si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle Ogr (Officine Grandi Riparazioni). Gli operai si sono uniti in un corteo che è partito dalla piazza fino ad arrivare davanti a quello che è stato ribattezzato "il muro del pianto", ovvero di fronte all'entrata dell'edificio.
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