L'Osservatorio Nazionale Amianto - ONA ha denunciato la pericolosità dell'amianto e altri agenti inquinanti, che hanno pesanti ripercussioni sulla vita presente e futura. Infatti, si sta determinando un aumento dell'inquinamento in particolare di C02. Questo tipo di inquinamento, unito alla deforestazione, è il responsabile dell'aumento delle temperature e quindi del surriscaldamento globale.
Per questo motivo, nel G20 di Napoli del 20 luglio 2021, e ancora, in quello di Glasgow dal 31.10.2021 al 12.11.2021, i grandi della Terra, guidati dal Premier Mario Draghi, hanno ribadito la necessità di affrontare e risolvere il problema del riscaldamento globale.
Infatti, con l'innalzamento dell'effetto serra, si stanno determinando degli sconvolgimenti climatici che sono alla base di veri e propri disastri.
Il danno ambientale consiste anche nei cambiamenti climatici. Infatti, il surriscaldamento dovuto all'inquinamento, legato anche a forme particolari di sotto etnia e deforestazione, oltre che all'industria, sta distruggendo il pianeta. Per questi motivi, l'ONA è fortemente impegnata nella necessità di tutelare l'ambiente, conformemente all'art. 9 e 117 della Costituzione italiana. La tutela dell'ambiente è fondamentale anche per la salute e l'economia. La vicenda covid-19, infatti, dimostra come l'ambiente salubre e la tutela della fauna e della flora sia uno dei fattori dell'economia, oltre che il presupposto del progresso.
Nella trasmissione di ONA TV "Amianto ed emergenza Covid 19: quale economia ci aspetta?" è stato affrontato il ruolo della tutela dell'ambiente come fattore dell'economia. Per questi motivi, l'ONA sostiene che il progresso anche materiale passi per l'assenza di consumo dell'ambiente, anzi per la sua tutela.
L'ONA - Osservatorio Nazionale Amianto, tutela l'ambiente e la salute. Infatti, nel corso del 2021, purtroppo, anche a causa del covid-19, si registra un indice di mortalità molto elevato, in particolare tra coloro che sono stati esposti amianto.
L'ambiente è messo in pericolo in seguito all'esponenziale utilizzo di nuove molecole chimiche che sono potenzialmente cancerogene, oltre che dal consumo dei combustibili fossili, tra i quali il petrolio e il carbone.
Il petrolio e i suoi derivati sono tra i responsabili dell' inquinamento e del potenziale aumento dei tumori. Per questi motivi, si registra la necessità della cosiddetta transizione ecologica riferita anche al consumo del carbone. Quella della decarbonizzazione è una delle fondamentali battaglie condotte dall'avv. Ezio Bonanni e dall'ONA.
I minerali di amianto (serpentini tra i quali il crisotilo e gli anfiboli - crocidolite, amosite, antofillite, tremolite e actinolite) sono tutti cancerogeni. Le fibre, poiché sono indistruttibili, una volta disperse nell'aria costituiscono un killer invincibile. Ne sanno qualcosa, per esempio, gli abitanti di Casale Monferrato, come le altre città di stabilimento di cemento amianto. Infatti, l'uso più massiccio di amianto deriva dalla produzione di onduline e altri prodotti per l'edilizia, definiti eternit.
Purtroppo, l'Italia è stato tra i maggiori produttori di amianto, con uso ubiquitario e ce ne sono ancora circa 40 milioni di tonnellate, come evidenziato dall'avv. Ezio Bonanni, al Ministro del Lavoro, On.Le Andrea Orlando, nel corso dell'incontro in data 10.11.2021.
L'inquinamento ambientale è un problema che persiste a livello locale e globale. L'uomo fino a poco tempo fa viveva nella convinzione che gli inquinanti prodotti dissolti nell'atmosfera non causassero danni alla vita umana.
Tale conclusione è stata tratta senza soffermarsi su alcuni fattori determinanti:
Le sostanze inquinanti, che provocano danni alla salute e all'ambiente si distinguono in due gruppi:
PM10 e PM2,5: con i termini particolato, particolato sospeso, pulviscolo atmosferico, polveri fini, polveri totali sospese (PTS), si identificano l'insieme delle sostanze sospese in aria sotto forma di aerosol atmosferico che hanno dimensioni che variano da pochi nm a 100 presenti nell'atmosfera terrestre per cause naturali, antropiche o in luoghi di lavoro industriali.
Il particolato è considerato l'inquinante con maggiore impatto nelle aree urbane ed è composto da particelle solide e liquide che si aereo-disperdono nell'atmosfera terrestre. Il diametro delle particelle di particolato va da pochi nanometri fino a 500 µm.
Anidride solforosa (SO2): il biossido di zolfo conosciuto anche come anidride solforosa, è un gas prodotto dalla combustione di combustibili fossili come gasolio e carbone.
Nonostante si presenti in forma incolore, l'anidride solforosa è caratterizzata da un odore forte e rappresenta un elemento molto nocivo per la salute umana e per l'ambiente.
Per quanto riguarda la salute umana, l'anidride solforosa risulta pericolosa anche a basse concentrazioni, perché provoca irritazioni ad occhi e alle alte vie respiratorie.
A elevate concentrazioni può favorire l'insorgenza di bronchiti e altre malattie polmonari.
Per l'ambiente invece, le particelle di anidride solforosa, in contatto con l'ossigeno e l'umidità, rappresentano il fattore scatenante delle cosiddette piogge acide.
Biossido di azoto (NO2): è un gas tossico che può pregiudicare la corretta circolazione sanguigna e può provocare infiammazioni dell'apparato respiratorio, soprattutto nei soggetti asmatici.
Il biossido di azoto è generato dalla combustione fra combustibili e fra i maggiori produttori troviamo il traffico e gli inceneritori.
Ozono (O3): l'Ozono è un gas naturale altamente ossidante, caratterizzato da un odore pungente, dal colore azzurro e si produce attraverso l'azione di radiazioni ultraviolette.
L'Ozono è fra gli inquinanti maggiormente nocivi per l'uomo in quanto irrita tutte le mucose, favorendo l'insorgenza di fenomeni quali tosse, dolore alla testa e edema polmonare.
Monossido di carbonio (CO): questo tipo di gas è incolore e inodore, e viene generato da qualsiasi processo di combustione incompleta. E' estremamente dannoso per l'uomo, perché raggiunge rapidamente i polmoni e provoca danni anche gravi al sistema cardiocircolatorio.
Benzene (C6H6): il benzene presente nell'aria è prodotto prevalentemente dalle emissioni industriali, dai veicoli e dagli incendi: in Italia, il 50% della popolazione è esposta a valori di concentrazione di benzene troppo elevati. Queste esposizioni, se prolungate nel tempo, sono causa accertata di danni assai gravi alla salute quali anemia, alterazioni cromosomiche e geniche, tumori.
Tra i fattori maggiormente inquinanti per l'ambiente e soprattutto che espongono la salute umana a seri rischi, troviamo l'asbesto.
L'asbesto è anche detto amianto e si usa per classificare un gruppo di minerali divisi in due gruppi. Il serpentino, che comprende il crisotilo, “amianto bianco” (gruppo dei fillosilicati), e gli anfiboli (dal greco αμφίβολος e dal latino amphibolus = ambiguo) tra i quali l’actinolite, l’amosite, la crocidolite, la tremolite o amianto grigio – verde – giallo e l’antofillite (gruppo degli inosilicati).
>> Per scoprire di più, consulta la pagina asbesto - amianto
Abbiamo visto gli effetti che alcuni fattori inquinanti hanno sulla vita dell'uomo ma sappiamo che essi influiscono anche sul pianeta provocando le seguenti conseguenze:
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